domenica 6 agosto 2023

Primo viaggio


Non so quando siamo arrivati a Temuco
Nascere è stato impreciso ed è stato tardivo
nascere per davvero, lento
e palpare, conoscere, odiare, amare.
tutto questo ha fiori e spine.

Dal petto polveroso della mia patria
mi portarono senza parola
fino alla pioggia dell’Araucania.

Gli assi della casa
odoravano di bosco,
di giungla pura.

Da allora il mio amore
è diventato legname
e ciò che tocco diventa bosco.

Mi si confondono
gli occhi e le foglie,
certe donne con la primavera del nocciolo,
l’uomo con l’albero,
amo il mondo del vento e del fogliame,
non distinguo tra labbra e radici.

Dalla scure e dalla pioggia iniziò a crescere
la città del legname
appena tagliata come
una nuova stella con gocce di resina,
e la sega e la segatura
si amavano notte e giorno
cantando,
lavorando,
e quel suono acuto di cicala
sollevando un lamento
nell’ostinata solitudine, ritorna
nel mio canto:
il mio cuore continua a tagliare il bosco
cantando con le seghe nella pioggia,
macinando freddo e segatura e aroma.


Pablo Neruda (1964)

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